Patente di guida: per i giovani italiani non è più una priorità

Secondo un recente studio condotto da Facile.it, l’età media di conseguimento della patente di guida in Italia è di 20 anni, con gli uomini che la conseguono in media un anno prima delle donne.

Il sondaggio, commissionato a mUp Research e Norstat, ha coinvolto un campione di oltre 10.000 italiani di età compresa tra i 18 e i 74 anni.
I risultati evidenziano un cambiamento significativo nelle abitudini dei giovani italiani rispetto al passato. Se fino a qualche decennio fa la patente di guida era considerata un elemento fondamentale per l’autonomia e la libertà dei giovani, oggi è sempre meno una priorità.

Solo il 50% dei 17enni intervistati ha dichiarato che prenderà la patente non appena sarà maggiorenne. Il 32% ha detto che lo farà con calma, mentre il 18% ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di prenderla.

Le ragioni di questo cambiamento sono molteplici

Tra le principali cause vi è il cambiamento delle abitudini di vita dei giovani. La diffusione dei mezzi pubblici e dei servizi di mobilità condivisa ha reso più facile e conveniente spostarsi senza avere la propria auto.
Inoltre, i giovani di oggi hanno interessi e priorità diverse rispetto a quelli delle generazioni precedenti. Sono sempre più orientati verso la tecnologia e il mondo digitale, e dedicano meno tempo alle attività outdoor che richiedono l’uso dell’auto, come lo sport o il tempo libero.
Infine, il prezzo delle auto è aumentato sensibilmente negli ultimi anni, rendendole meno accessibili per i giovani.

Le conseguenze di questo cambiamento

Il calo del numero di giovani che prendono la patente di guida potrebbe avere conseguenze negative sul mercato del lavoro e sulla mobilità urbana.
Infatti, la patente di guida è spesso un requisito richiesto per l’assunzione in molti settori lavorativi, soprattutto nel terziario. Inoltre, l’assenza di un’adeguata mobilità può limitare le opportunità di lavoro e di formazione dei giovani, soprattutto in quelle aree del paese dove i servizi pubblici sono poco efficienti.

Le possibili soluzioni

Per contrastare questo trend negativo è fondamentale sensibilizzare i giovani sull’importanza della patente di guida, sia dal punto di vista delle opportunità lavorative che da quello dell’autonomia personale. Inoltre, è necessario avvicinare i giovani alle nuove soluzioni di mobilità urbana, come i quadricicli elettrici accessibili già a 14 anni, al fine di suscitare il loro interesse verso la guida di veicoli.

Esistono vari motivi per cui le persone amano guidare, ognuno dei quali offre un’esperienza unica:

  1. Senso di controllo: La guida fornisce un senso di controllo sul proprio viaggio, consentendo di scegliere il percorso, il momento e il modo di spostarsi. Questo controllo può essere incredibilmente gratificante.
  2. Senso di libertà: La guida offre una sensazione di libertà e indipendenza. Puoi andare dove desideri, quando desideri, senza dover dipendere da nessuno, il che è estremamente liberatorio.
  3. Senso di avventura: Guidare ti permette di esplorare il mondo che ti circonda, scoprire nuovi luoghi e incontrare nuove persone, aggiungendo un tocco di avventura alla tua vita quotidiana.
  4. Senso di eccitazione: L’esperienza della guida può essere elettrizzante, con la potenza del motore, il vento che sfiora il viso e il suono della strada sotto le ruote che ti dà una scarica di adrenalina.
  5. Senso di relax: La guida può fungere da momento di relax e distensione, permettendoti di allontanarti dallo stress quotidiano e goderti un po’ di tempo per te stesso.
  6. Senso di appartenenza: Condividere l’esperienza di guida con amici, famiglia o altri appassionati di auto può creare un senso di appartenenza a una comunità, rendendo la guida un’attività sociale e condivisibile.

Per stimolare l’interesse dei giovani a ottenere la patente, sarebbe opportuno che le autoscuole implementassero campagne di comunicazione mirate su questi elementi, evidenziando i vantaggi e le emozioni positive legate alla guida.